A Fiumefreddo un convegno sul futuro dei parchi archeologici

L’evento, patrocinato dall’Associazione Nazionale Archeologi e dalla Presidenza della Regione Siciliana, ha richiamato curiosi e appassionati nell’area archeologica di Torre Rossa Cultura e valorizzazione del patrimonio locale; ma anche temi concreti come turismo e occupazione e la definizione dei piani territoriali. Di questo si è parlato nel convegno tenutosi giovedì a Fiumefreddo di Sicilia, con
L’evento, patrocinato dall’Associazione Nazionale Archeologi e dalla Presidenza della Regione Siciliana, ha richiamato curiosi e appassionati nell’area archeologica di Torre Rossa

Cultura e valorizzazione del patrimonio locale; ma anche temi concreti come turismo e occupazione e la definizione dei piani territoriali. Di questo si è parlato nel convegno tenutosi giovedì a Fiumefreddo di Sicilia, con la partecipazione delle autorità locali e della Soprintendenza di Catania. Relatori provenienti da diverse regioni d’Italia hanno mostrato esempi virtuosi di gestione delle aree archeologiche, dalla Toscana alla Calabria.

“Fiumefreddo è logisticamente molto fruibile, a pochi passi da poli attrattivi come Taormina e il monte Etna; quindi si pongono solo problemi istituzionali e direttamente connessi agli aspetti di gestione e messa a frutto del patrimonio” spiega Ghiselda Pennisi, segretario della sezione siciliana dell’Associazione Nazionale Archeologi.

All’evento erano presenti anche il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Archeologi, Salvo Barrano, originario di Caltagirone, e Giuseppe Caudo dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza Regionale, che ha sottolineato come la sinergia tra associazionismo, pubblico e privato sia fondamentale per consentire agli enti preposti l’apertura e la fruizione di siti archeologici come la Torre Rossa di Fiumefreddo, anche a fronte di importanti investimenti per il restauro e l’allestimento di tali aree.