Fimmg, Silvestro Scotti riconfermato segretario nazionale

La sua prima dichiarazione: «Subito al lavoro per nuovi traguardi di medicina generale». Di seguito il comunicato stampa della Federazione nazionale medici di medicina generale Silvestro Scotti è stato riconfermato Segretario Generale Nazionale della FIMMG. Nell’ambito del 75° Congresso nazionale, che si è concluso il 6 ottobre scorso a Domus de Maria (Cagliari), si sono
La sua prima dichiarazione: «Subito al lavoro per nuovi traguardi di medicina generale». Di seguito il comunicato stampa della Federazione nazionale medici di medicina generale

Silvestro Scotti è stato riconfermato Segretario Generale Nazionale della FIMMG. Nell’ambito del 75° Congresso nazionale, che si è concluso il 6 ottobre scorso a Domus de Maria (Cagliari), si sono svolte le elezioni per scegliere la squadra che guiderà il sindacato per i prossimi 4 anni.

Componenti dell’Esecutivo Nazionale e Vice Segretari Pier Luigi Bartoletti, Nicola Calabrese, Fiorenzo Massimo Corti, Domenico Crisarà, Renzo Le Pera, Malek Mediati. Segretario del Segretario Alessandro Dabbene. Giacomo Caudo è stato eletto presidente mentre Stefano Zingoni nominato presidente onorario della FIMMG.

 

«Il bilancio degli ultimi 2 anni è sicuramente positivo: sono stati raggiunti traguardi importanti – ha sottolineato Scotti – Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi subito al lavoro fissando gli obiettivi per il prossimo quadriennio. Manterremo alta l’attenzione sulla prossima Legge di Bilancio, ribadendo la necessità di investire in salute e di avere conferme sull’aumento del finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, per rispondere efficacemente ai bisogni della popolazione e incidere positivamente sul rapporto deficit/PIL – prosegue Scotti – Bisogna inoltre prevedere provvedimenti legislativi extra FSN che individuino investimenti per favorire la natura imprenditoriale e autonoma della Medicina Generale. Continuerà il nostro impegno su temi per noi di importanza strategica come il superamento dell’attuale impostazione dei piani terapeutici, per farmaci ormai di primo impiego nell’area della medicina generale. Ai medici di medicina generale attualmente è impedito di prescrivere questi farmaci, senza nessuna evidenza scientifica e a questo punto riteniamo solamente per motivazioni economiche».