Fimmg incontra il ministro Grillo: dialogo costruttivo

La Federazione italiana medici di medicina generale ha incontrato il Ministro della Salute Giulia Grillo. Di seguito il comunicato stampa della federazione «Ringrazio il ministro della Salute Giulia Grillo – afferma il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti – per l’immediata convocazione e per la sensibilità mostrata al confronto sui temi di interesse della medicina
La Federazione italiana medici di medicina generale ha incontrato il Ministro della Salute Giulia Grillo. Di seguito il comunicato stampa della federazione

«Ringrazio il ministro della Salute Giulia Grillo – afferma il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti – per l’immediata convocazione e per la sensibilità mostrata al confronto sui temi di interesse della medicina generale e dell’assistenza ai cittadini. Gli argomenti trattati hanno riguardato la carenza dei medici di medicina generale, la formazione post laurea in medicina generale, la determinazione dei fabbisogni coerente con l’ACN e la riorganizzazione dell’offerta multiprofessionale».

 

«Abbiamo anche affrontato il tema, a noi caro, dei piani terapeutici – continua Scotti – peraltro già sollevato in un precedente incontro con il direttore dell’AIFA, e abbiamo approfittato dell’incontro per presentare al ministro una sintesi della nostra recente survey, che ha coinvolto 1130 medici di medicina generale e più di un 1.600.000 assistiti. Dall’analisi è emerso come la redazione del piano terapeutico impatti determinando un numero di visite (calcolate su piani terapeutici annuali) pari a 1.526.710, pur considerando quelle destinate alla terapia del Diabete Mellito di Tipo 2, della BPCO e ai pazienti che necessitano di terapia con i nuovi anticoagulanti orali, allungando le liste d’attesa e rappresentando per il SSN un costo pari ad almeno 17 milioni di euro».

 

«Le questioni non sono ancora tutte risolte ma il ministro – conclude Scotti – ha mostrato grande sensibilità e soprattutto è stato chiaro ad entrambi che le soluzioni non possono essere ricercate né nella resistenza né nel pregiudizio, ma nel dialogo che c’è stato garantito e che andrà avanti».