Fidiprof – Casse, un’alleanza possibile

La legge di stabilita’ rilancia i confidi. Nuove prospettive per i professionisti La legge di stabilità, recentemente approvata dal Parlamento, ha stanziato importanti risorse per il prossimo triennio a sostegno dei confidi: risorse destinate alla patrimonializzazione del sistema, fondamentali per consentire alle strutture di facilitare l’accesso al credito agli associati. Sorti come espressione delle associazioni
La legge di stabilita’ rilancia i confidi. Nuove prospettive per i professionisti

La legge di stabilità, recentemente approvata dal Parlamento, ha stanziato importanti risorse per il prossimo triennio a sostegno dei confidi: risorse destinate alla patrimonializzazione del sistema, fondamentali per consentire alle strutture di facilitare l’accesso al credito agli associati. Sorti come espressione delle associazioni di categoria, dapprima nell’artigianato, industria commercio e agricoltura, da un paio d’anni a questa parte i confidi hanno allargato la loro platea anche ai liberi professionisti. Fondati sui principi di solidarietà e mutualità, i consorzi di garanzia fidi fungono da interfaccia con il sistema creditizio e dispongono di un fondo monetario proprio costituito dagli apporti dei soci, che sottoscrivono quote sociali e da eventuali enti esterni. Tale fondo viene depositato presso gli istituti di credito convenzionati a garanzia dell’obbligazione che si assume nei confronti delle stesse banche per i crediti concessi ai propri soci.

Con il perdurare della crisi, i confidi rivestono un ruolo determinante nel garantire l’accesso al credito dei liberi professionisti e su questo fronte si possono prevedere interessanti forme di collaborazione tra i Confidi, promossi da Confprofessioni, e le casse di previdenza di categoria, che debbono corrispondere a reciprocità di interessi e a condivisione di obiettivi strategici, tra cui in particolare lo sviluppo di attività finalizzate a favorire l’accesso al credito dei professionisti iscritti alle rispettive cassa di previdenza.

In ordine di efficacia, a tal fine, Fidiprof propone:

• la creazione di Fondi Rischi a garanzia delle operazioni dei Confidi, riservato agli iscritti alle Casse di previdenza. Si tratta in concreto di depositare una certa somma presso un conto vincolato di una Banca e stipulare una convenzione fra i tre soggetti coinvolti (Cassa, Fidiprof, Banca) per regolamentarne l’utilizzo. Questo fondo opererà con un moltiplicatore (minimo 16) che amplia l’operatività del Confidi e quindi il numero e l’importo delle garanzie deliberate a favore degli iscritti a ciascuna Cassa.

• La partecipazione al Capitale sociale di Fidiprof tramite la forma del socio sostenitore, che consente alla Cassa di previdenza di sostenere l’attività del Confidi. Il contributo del socio sostenitore, che non può possedere più del 20% del capitale sociale, non può essere finalizzato a singole operazioni di garanzia, come invece previsto per la creazione del Fondo rischi.

• Accordo di collaborazione per promuovere l’adesione degli iscritti alla Cassa a nuovi soci dei Confidi operando con attività di sensibilizzazione della platea degli iscritti e convenzionando eventuali sconti o ristorni sulle commissioni di garanzia in base al raggiungimento di obiettivi prefissati.

• Accordo di collaborazione per lo sviluppo della rete distributiva di Fidiprof nel caso in cui i rapporti delle Casse con Ordini e Associazioni di categoria possano mettere a disposizione dei Confidi strutture (sedi e personale) idonee a raccogliere le domande di garanzia con quanto previsto dalle normative in materia (Dlgs. 141/2010).
 

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