Fatturazione elettronica, Anc: criticità sempre più evidenti

Non si fermano le proteste dell’Anc sui disservizi provocati dalla fatturazione elettronica. Di seguito il comunicato stampa dell’associazione Quando nei mesi scorsi l’Associazione Nazionale Commercialisti aveva sollevato il problema dei rischi legati all’introduzione della fattura elettronica sul fronte delle criticità operative, della concorrenza e della riservatezza dei dati, la sua era stata una voce isolata,
Non si fermano le proteste dell’Anc sui disservizi provocati dalla fatturazione elettronica. Di seguito il comunicato stampa dell’associazione

Quando nei mesi scorsi l’Associazione Nazionale Commercialisti aveva sollevato il problema dei rischi legati all’introduzione della fattura elettronica sul fronte delle criticità operative, della concorrenza e della riservatezza dei dati, la sua era stata una voce isolata, considerata da più parti fonte di allarmi esagerati se non addirittura infondati. Successivamente, anche sul malfunzionamento delle nuove procedure e sui disservizi sia della piattaforma dell’Agenzia delle Entrate sia delle numerose piattaforme private (disservizi che purtroppo ancora oggi continuano a registrarsi in modo preoccupante), le denunce dell’ANC sono state le uniche a dare voce al malcontento della categoria e delle imprese.

 

«È trascorso un mese dal debutto della fattura elettronica, i problemi, com’era  ampiamente prevedibile, si sono puntualmente verificati e se oggi anche altri – puntualizza il Presidente Marco Cuchel – prendono finalmente consapevolezza della reale situazione, come il caso del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, ciò è senza dubbio confortante».  Il Consiglio Nazionale, infatti, ha reso noti i risultati di un sondaggio su un campione di esperti commercialisti selezionati, che delineano, nel complesso, un sistema, quello della fattura elettronica, che presenta difficoltà diffuse per professionisti e contribuenti, tanto da indurre i vertici della categoria a proporre una moratoria sulle sanzioni relative alle operazioni di gennaio. 

 

Dopo la prima task force di 60 funzionari dell’Agenzia delle Entrate, creata a pochi giorni dall’avvio della fattura elettronica, è comunque una buona notizia l’ulteriore gruppo di esperti che Agenzia delle Entrate, Assosoftware e Sogei hanno deciso insieme di mettere in campo per analizzare e risolvere i problemi tecnici della fattura elettronica, iniziativa, tuttavia, sulla cui efficacia qualche perplessità ci sembra legittima.

 

«Da una recente indagine condotta dall’Unione Nazionale Professionale Pratiche Amministrative, UNAPPA – evidenzia il Presidente Cuchel – emerge un problema che è stato sollevato dall’ANC in tempi non sospetti, ossia quello di politiche commerciali improprie da parte di software house nazionali, i cui risvolti a carico degli utenti non sono solo di natura economica ma investono anche la privacy».

«Su questo terreno la nostra  Associazione – prosegue Cuchel – ha cercato fin da subito di interessare, purtroppo senza esito, la stessa Assosoftware, dalla quale sarebbe forse auspicabile un pronunciamento su questo importante aspetto anziché la formulazione di pareri interpretativi in materia fiscale, come accaduto per l’autofattura e il reverse charge, la cui competenza è evidentemente della sola Amministrazione Finanziaria».   

 

Se le criticità della fatturazione elettronica erano già numerose prima ancora che diventasse operativa, con l’utilizzo delle procedure emergono inevitabilmente altri problemi che dimostrano quanto il sistema sia precario e vulnerabile sul piano dell’operatività e delle sicurezza. Costituisce un problema sicuramente non da poco la possibilità per un soggetto terzo di emettere fattura per conto di altro soggetto, anche se privo di  delega, un abuso questo le cui conseguenze non sono di immediata e facile risoluzione, poiché una volta che la fattura elettronica transita nel sistema può essere tortuoso il percorso da compiere per rimuoverla o comunque per contestarla da parte dei soggetti coinvolti. 

 

Come sostenuto dallo stesso Direttore dell’Agenzia delle Entrate in una sua recente intervista, preannunciando il mantenimento di tutti gli adempimenti fiscali ad esclusione del solo spesometro, la fattura elettronica non è sinonimo di semplificazione e l’ANC non ha mai creduto alla tesi, esaltata da molti fautori di questa innovazione, secondo cui la fattura elettronica comporta necessariamente una semplificazione del sistema fiscale.

 

Quanto affermato oggi dal Viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia, intervistato in occasione del convegno Telefisco 2019 de IlSole24Ore, il quale ha parlato della fattura elettronica in termini di una follia ereditata dal passato e di una scelta inevitabile per ragioni di bilancio, spiegano meglio di ogni altra parola il senso di una riforma che così com’è stata realizzata è difficile da comprendere e da condividere.

 

Con riferimento a quanto sostenuto dal Viceministro Garavaglia sull’impegno volto all’eliminazione di tutti gli adempimenti inutili, l’ANC chiede con urgenza che siano eliminati fin da ora gli adempimenti del reverse charge e dello split payment, in ragione del fatto che l’Amministrazione Finanziaria non è legittimata a chiedere dati di cui è già in possesso in forza della fatturazione elettronica. «In mancanza di una risposta pronta da parte del Legislatore – conclude Cuchel – l’ANC intende interessare le autorità competenti a livello europeo».