Diritti sociali, la Commissione presenta il Pilastro europeo

Durante la riunione plenaria del 26 aprile scorso, l’esecutivo europeo ha illustrato le sue proposte per un’economia sociale di mercato competitiva che miri alla piena occupazione e al progresso sociale Il 26 aprile al Parlamento europeo è stata presentata la dichiarazione sul Pilastro europeo dei diritti sociali, frutto dell’impegno del Vicepresidente della Commissione europea, Valdis
Durante la riunione plenaria del 26 aprile scorso, l’esecutivo europeo ha illustrato le sue proposte per un’economia sociale di mercato competitiva che miri alla piena occupazione e al progresso sociale

Il 26 aprile al Parlamento europeo è stata presentata la dichiarazione sul Pilastro europeo dei diritti sociali, frutto dell’impegno del Vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, della Commissaria europea per l’impiego e gli affari sociali, Marianne Thyssen, e del contributo di vari stakeholder.

Il Pilastro stabilisce principi e diritti fondamentali, alcuni dei quali fanno già parte dell’ acquis dell’UE, volti a sostenere un mercato del lavoro equo e ad assicurare un’adeguata protezione sociale ai cittadini europei. Essi sono suddivisi in tre categorie: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque, protezione e inclusione social.

Tra le proposte del nuovo strumento rientra anche un “quadro di valutazione della situazione sociale” per misurare gli sviluppi degli Stati membri in 12 aree e valutarne i progressi.  

Come affermato dalla Commissione, il Pilastro è “solo una delle misure richieste per migliorare le condizioni sociali in Europa”; a questo sono infatti affiancate alcune iniziative con l’obiettivo di garantire, ad esempio, l’equilibrio tra lavoro e vita personale per genitori e prestatori di assistenza, l’informazione dei lavoratori, l’accesso alla protezione sociale.

L’impegno dell’esecutivo europeo riguarderà anche la definizione di norme di attuazione affinché i nuovi principi e diritti compresi nel pilastro divengano effettivi. Il risultato sarà l’integrazione e l’aggiornamento della normativa comunitaria in materia sociale.

Per il successo del Pilastro sarà necessaria la collaborazione degli Stati membri, delle istituzioni europee, delle parti sociali e della società civile, come ha dichiarato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che auspica che il pilastro sia approvato al più alto livello politico, entro la fine dell’anno. Il principio fondante resta quello di sussidiarietà, nel rispetto delle competenze e delle tradizioni dei singoli Stati membri, responsabili di applicare la legislazione sulla base degli orientamenti e degli strumenti forniti dalla Commissione, come sottolineato dalla Thyssen.

La Commissione avvierà le discussioni con il Parlamento e il Consiglio, auspicando che si formi un clima costruttivo per  fornire il più ampio sostegno possibile ad un progetto ambizioso volto a un’Europa più equa e sociale.