Correttivo Jobs Act, sì alla stretta sui voucher

Previsto l’obbligo per i professionisti di comunicare i dati almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione di lavoro accessorio. Poletti: “Con la piena tracciabilità si conferma l’impegno contro l’illegalità e la precarietà del lavoro?? Via libera preliminare dal Consiglio dei ministri al decreto legislativo per la stretta sui voucher. Lo scorso 10 giugno, è stata
Previsto l’obbligo per i professionisti di comunicare i dati almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione di lavoro accessorio. Poletti: “Con la piena tracciabilità si conferma l’impegno contro l’illegalità e la precarietà del lavoro??

Via libera preliminare dal Consiglio dei ministri al decreto legislativo per la stretta sui voucher. Lo scorso 10 giugno, è stata infatti approvata una misura del decreto correttivo del Jobs Act che prevede la piena tracciabilità dei voucher, ovvero l’obbligo  per i committenti imprenditori non agricoli o professionisti, che ricorrono a prestazioni di lavoro accessorio, di comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione di lavoro accessorio, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione.

 

“Alla misura approvata – ha commentato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti – affiancheremo un aumento dei controlli specifici, grazie alla razionalizzazione delle attività ispettive resa possibile dalla costituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro e, in caso di violazione degli obblighi di comunicazione, applicheremo la medesima sanzione prevista per il lavoro intermittente, da 400 a 2.400 euro per ciascun lavoratore per cui venga omessa la comunicazione”.    

 

“La misura che consente una piena tracciabilità dei voucher conferma il nostro impegno a combattere ogni forma di illegalità e di precarietà nel mercato del lavoro e a colpire tutti i comportamenti che sfruttano il lavoro ed alterano una corretta concorrenza tra le imprese”, ha aggiunto il ministro.