Consulta Giovani: un manifesto per le Europee

Stilata la nuova road map della Consulta Giovani: allo studio le proposte da presentare ai candidati e una task force sulla flat tax. Raffaele Loprete eletto nuovo coordinatore. La sfida del futuro e il professionista 4.0 Un manifesto per le professioni da presentare ai candidati delle elezioni europee e una task force per valutare gli
Stilata la nuova road map della Consulta Giovani: allo studio le proposte da presentare ai candidati e una task force sulla flat tax. Raffaele Loprete eletto nuovo coordinatore. La sfida del futuro e il professionista 4.0

Un manifesto per le professioni da presentare ai candidati delle elezioni europee e una task force per valutare gli effetti del nuovo regime forfettario sui giovani professionisti. Sono le prime due iniziative messe in campo dalla Consulta Giovani di Confprofessioni che, nella riunione dello scorso 15 febbraio a Roma, ha eletto Raffaele Loprete (nella foto), segretario dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, nuovo coordinatore degli under 40 della Confederazione.

 

La nuova Consulta Giovani di Confprofessioni, insieme con Paola Fiorillo, delegata della Giunta nazionale, parte con il piede sull’acceleratore. Sono stati infatti costituiti tre gruppi di lavoro: fiscalità, accesso alla professione e formazione, nuove competenze, che dovranno elaborare programmi di intervento tarati sulle peculiarità, ma anche sulle difficoltà che incontrano i giovani nella libera professione. «La vera sfida della nuova Consulta Giovani sarà quella di delineare possibili percorsi evolutivi della libera professione e del professionista 4.0» sottolinea Fiorillo. «Portare oggi una visione del domani, immaginare nuovi spazi di azione tra vent’anni, facendo leva sulla rivoluzione digitale e sulle tecnologie che stanno modificando in profondità il mercato dei servizi professionali».

 

Lo sguardo proiettato sul futuro, ma i piedi ben piantati nel presente. «In tema di flat tax, i giovani non potranno che accogliere sempre favorevolmente tutto ciò che comporti una semplificazione degli adempimenti amministrativi e una riduzione del carico fiscale», spiega Lo Prete. «Tuttavia si deve rilevare che, avendo previsto una soglia massima di ricavi fissata a Euro 65.000 e l’espressa esclusione delle società tra professionisti, la flat tax rischia di disincentivare le aggregazioni. In estrema sintesi si potrebbero creare  ostacoli verso la nascita e la diffusione delle aggregazioni inter e intra professionali. Dobbiamo introdurre dei correttivi a questa distorsione consentendo anche alle società tra professionisti di usufruire della flat tax prevedendo la soglia di euro 65.000 per professionista». 

 

Nell’ambito dell’accesso alla professione, competenze, specializzazione e aggregazioni interprofessionali sono aspetti fondamentali per l’evoluzione delle professioni, ma da soli non bastano. «Formazione e Competenze sono due delle direttrici inserite nel nuovo piano impresa 4.0, a oggi, esclusiva del mondo aziendale» sottolinea il nuovo coordinatore. «Le misure volte ad agevolare la formazione dei professionisti sono inserite invece in contesti frammentati mentre andrebbero promossi interventi organici, mirati e di facile applicazione che permettano soprattutto ai giovani di accedere a competenze avanzate».