Commissione europea: pubblicato il Pacchetto di primavera

Tra le raccomandazioni rivolte all’Italia, riduzione del carico fiscale, riforma del sistema catastale, riduzione della durata dei processi, rafforzamento della contrattazione collettiva e politiche attive per il mercato del lavoro La Commissione ha pubblicato il Pacchetto di primavera 2017 che contiene le raccomandazioni specifiche per paese, che delineano gli orientamenti per i singoli stati membri
Tra le raccomandazioni rivolte all’Italia, riduzione del carico fiscale, riforma del sistema catastale, riduzione della durata dei processi, rafforzamento della contrattazione collettiva e politiche attive per il mercato del lavoro

La Commissione ha pubblicato il Pacchetto di primavera 2017 che contiene le raccomandazioni specifiche per paese, che delineano gli orientamenti per i singoli stati membri in materia di politica economica, per il prossimi 12-18 mesi. I tassi di crescita dell’UE e della zona euro sono stati prossimi al 2% nel 2016, le finanze pubbliche stanno migliorando, l’occupazione ha raggiunto il livello record di quasi 233 milioni di persone e la disoccupazione è scesa al livello più basso dal 2009. Tuttavia la crescita lenta della produttività e le conseguenze della crisi, continuano a pesare sull’economia. Secondo il Vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l’Euro e il dialogo sociale, poiché le tendenze economiche sono nel complesso positive, bisognerebbe concentrarsi sul rendere le economie europee più competitive, resilienti e innovative. Inoltre, dovrebbe essere data priorità alle riforme che possono rendere la crescita più inclusiva e rilanciare la produttività.

 

Il pacchetto di primavera fa seguito al pacchetto d’inverno del semestre europeo presentato a febbraio e tiene conto delle conclusioni in esso contenute, anche per quanto concerne la procedura per gli squilibri macroeconomici. Riguardo a Cipro, all’Italia e al Portogallo, che presentavano squilibri macroeconomici eccessivi, la Commissione ha concluso che non vi sono dati analitici che giustifichino il passaggio alla fase successiva della procedura, a condizione che i tre paesi attuino pienamente le riforme indicate nelle rispettive raccomandazioni specifiche per paese. Per il 2017 e il 2018 l’Italia dovrà attuare politiche che rafforzino la ripresa e che assicurino la sostenibilità delle finanze pubbliche. In particolare la Commissione raccomanda all’Italia di spostare il carico fiscale dai fattori produttivi a tasse meno dannose per la crescita, di ridurre il numero e la portata di spese fiscali, di riformare l’obsoleto sistema catastale, di reintrodurre la tassa sulla prima casa per le famiglie ad alto reddito e di ampliare l’obbligo di fatturazione e i pagamenti elettronici. Altre raccomandazioni riguardano la riduzione della durata dei processi; la riduzione dell’ammontare dei crediti in sofferenza e l’intensificazione degli incentivi per risanare e ristrutturare i bilanci; il rafforzamento del quadro di contrattazione collettiva e la garanzia di politiche attive del mercato del lavoro efficaci. Nelle prossime settimane il Consiglio dovrà approvare l’approccio proposto dalla Commissione e adottare le raccomandazioni specifiche per paese.

 

Maggiori informazioni