Catasto, stop alla carta

Nel 2016, l’Ufficio spinge su digitalizzazione e informatizzazione. Ricerche nelle banche dati online, invio telematico degli atti di aggiornamento e archiviazione documentale Oltre 52 milioni di consultazioni online nelle banche dati catastali, 47 in quelle di Pubblicità immobiliare, una rendita catastale aggiornata per 63 milioni di unità immobiliari. Sono stati presentati telematicamente quasi 1 milione
Nel 2016, l’Ufficio spinge su digitalizzazione e informatizzazione. Ricerche nelle banche dati online, invio telematico degli atti di aggiornamento e archiviazione documentale

Oltre 52 milioni di consultazioni online nelle banche dati catastali, 47 in quelle di Pubblicità immobiliare, una rendita catastale aggiornata per 63 milioni di unità immobiliari. Sono stati presentati telematicamente quasi 1 milione e 400 mila atti di aggiornamento del catasto fabbricati, 320 mila del catasto terreni, oltre 3 mln di formalità ipotecarie e quasi 370 mila cancellazioni ipotecarie semplificate.

Sono solo alcuni numeri delle attività catastali e ipotecarie che hanno coinvolto l’Agenzia delle Entrate nell’anno appena trascorso. Il 2016 è stato l’anno che ha dato una decisa accelerazione al processo di digitalizzazione e informatizzazione del Catasto e della Pubblicità immobiliare, grazie all’introduzione dell’archiviazione digitale degli atti di aggiornamento catastale e dei registri.

 

Già dal 1° giugno 2015 gli atti di aggiornamento catastale viaggiano esclusivamente online: i professionisti possono infatti inviare gli atti di aggiornamento solo via internet, utilizzando il software messo a disposizione dalle Entrate, direttamente dal proprio ufficio, senza doversi recare presso gli sportelli, in ogni giorno della settimana e in qualunque momento della giornata.

Tecnici e istituzioni possono eseguire online anche la registrazione, la trascrizione e la voltura degli atti immobiliari, grazie all’Adempimento unico telematico.

Dal 2 maggio 2016, anche l’archiviazione degli atti di aggiornamento catastale avviene in maniera informatica, nell’ambito del Sistema di conservazione dei documenti digitali. Mentre, i documenti di Pubblicità immobiliare, quelli cioè che interessano, ad esempio, le trascrizioni e le iscrizioni ipotecarie, le cancellazioni e le altre formalità relative ai beni immobili, sono conservati digitalmente dal 31 ottobre.

Nell’anno appena passato, l’Agenzia delle Entrate ha inoltre realizzato una piattaforma, la “Scrivania del territorio”, che assiste i professionisti nelle attività di compilazione e controllo degli atti di aggiornamento delle banche dati catastale e ipotecaria.

Attraverso questa interfaccia unica, gli utenti non devono più scaricare archivi di supporto dal sito istituzionale delle Entrate per la compilazione delle dichiarazioni e, allo stesso tempo, possono usufruire di una serie di servizi per lo scambio di informazioni con le banche dati catastale e ipotecaria.

 

Nel 2016, inoltre, sono state implementate le altre attività in cantiere, come l’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane, l’Anagrafe dei titolari (che permetterà di definire la corretta identificazione degli intestatari degli immobili) e il Sistema integrato del territorio. Quest’ultimo consentirà la predisposizione di un database, utile alla gestione integrata delle informazioni relative al patrimonio immobiliare italiano, dando vita a un sistema aperto e integrato per la condivisione e lo scambio di informazioni con gli enti che gestiscono il territorio e la fiscalità immobiliare.