BANDA ULTRALARGA, VIA LIBERA DA BRUXELLES

Approvato il piano nazionale italiano che porterà la connessione veloce a internet nelle aree bianche La Commissione europea ha approvato il piano nazionale italiano per la banda larga ad alta velocità, che porterà l’accesso veloce ad internet ai consumatori e alle imprese situati in aree in cui attualmente non esiste alcun accesso alle reti di
Approvato il piano nazionale italiano che porterà la connessione veloce a internet nelle aree bianche

La Commissione europea ha approvato il piano nazionale italiano per la banda larga ad alta velocità, che porterà l’accesso veloce ad internet ai consumatori e alle imprese situati in aree in cui attualmente non esiste alcun accesso alle reti di nuova generazione. Queste cosiddette “aree bianche” non costituiscono un’Italia residuale, ma includono 7300 comuni italiani con 13 milioni di cittadini. La nuova infrastruttura, finanziata dallo stato, mira a raggiungere l’obiettivo nazionale di rendere disponibile la  banda larga per l’85% della popolazione e per tutti gli edifici pubblici, garantendo una connettività di almeno 100 Mbps.

 

Secondo Margrethe Vestager, la Commissaria responsabile della politica della concorrenza, il piano aiuterà l’Italia a dotarsi delle infrastrutture necessarie alla realizzazione degli obiettivi del mercato unico digitale europeo, senza violare le norme europee in materia di concorrenza. Infatti, tale infrastruttura pubblica garantirà una parità di condizioni ai privati, stimolando la concorrenza tra operatori e sul piano del mercato al dettaglio.

 

Gli aiuti di Stato verranno concessi mediante gare di appalto aperte, che utilizzeranno criteri qualitativi che rispetteranno il principio della neutralità tecnologica, cioè non saranno assegnati ad una particolare tecnologia. In autunno la Commissione presenterà la versione aggiornata delle norme UE in materia di telecomunicazioni, che dovrebbe incentivare ulteriormente gli investimenti privati.  I risultati della strategia saranno presenti alla Commissione, per mezzo di un piano di  valutazione specifico, entro il 2022.

 

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