Assunzioni, – 10% nei primi sette mesi

Pubblicati i dati Inps sui rapporti di lavoro del settore privato relativi al mese di luglio. Diminuiscono i contratti a tempo indeterminato (-33,7%) che nel 2015 beneficiavano dell’incentivo fiscale. In salita l’apprendistato (+15,4%) Nei primi sette mesi del 2016 frenano le assunzioni. Il saldo tra assunzioni e cessazioni (+ 805.000) è infatti inferiore a quello
Pubblicati i dati Inps sui rapporti di lavoro del settore privato relativi al mese di luglio. Diminuiscono i contratti a tempo indeterminato (-33,7%) che nel 2015 beneficiavano dell’incentivo fiscale. In salita l’apprendistato (+15,4%)

Nei primi sette mesi del 2016 frenano le assunzioni. Il saldo tra assunzioni e cessazioni (+ 805.000) è infatti inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+ 938.000) e superiore a quello registrato nei primi sette mesi del 2014 (+ 703.000). Complessivamente le assunzioni, sempre riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-luglio 2016 sono risultate 3.428.000, con una riduzione di 382.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-10,0%). A renderlo noto è l’Inps nel suo report mensile.

 

“Il rallentamento delle assunzioni – si legge nella nota dell’Istituto – ha coinvolto principalmente i contratti a tempo indeterminato (– 379.000, pari a – 33,7% rispetto ai primi sette mesi del 2015) e va considerato in relazione al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui dette assunzioni potevano beneficiare dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate per la contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (- 36,2%)”. Per i contratti a tempo determinato, nei primi sette mesi del 2016, si registrano 2.143.000 assunzioni, in linea con il 2015 (+ 0,9%) e in crescita rispetto al 2014 (+ 3,5%). In crescita, invece, i contratti in apprendistato (+ 15,4% rispetto all’analogo periodo del 2015).

 

“Con la legge di stabilità 2016  – spiega l’Inps – è stata introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell’agevolazione prevede l’abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi INAIL) in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio dalla data di assunzione”.

 

Nei sette mesi del 2016 le assunzioni con esonero contributivo biennale sono state pari a 227.000, mentre,  le trasformazioni di rapporti a termine che beneficiano del medesimo incentivo ammontano a 71.000, per un totale di 298.000 rapporti di lavoro agevolati. I rapporti di lavoro agevolati rappresentano il 32,3% del totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato. Nel 2015, invece, l’incidenza delle assunzioni e trasformazioni agevolate (con abbattimento totale dei contributi a carico del datore di lavoro per un triennio), sul totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato, era stata pari al 60,8%.

 

Secondo i dati dell’Osservatorio, infine, nel periodo gennaio-luglio 2016 sono stati venduti 84,3 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi sette mesi del 2015, pari al + 36,2%. Nei primi sette mesi del 2015, la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 73,0%.