AL VIA LA PRIMA PRESIDENZA ESTONE DELL’UE

Dal 1 luglio al 31 dicembre sarà l’Estonia a guidare il Consiglio.Le quattro priorità individuate rientrano tra i grandi temi presenti nell’agenda dei prossimi 18 mesi, sviluppata nell’ambito del trio di Presidenza, composto da Estonia, Bulgaria e “Occorre trovare un equilibrio tra le diverse visioni, tradizioni ed interessi per garantire i migliori risultati ai cittadini”.
Dal 1 luglio al 31 dicembre sarà l’Estonia a guidare il Consiglio.Le quattro priorità individuate rientrano tra i grandi temi presenti nell’agenda dei prossimi 18 mesi, sviluppata nell’ambito del trio di Presidenza, composto da Estonia, Bulgaria e

“Occorre trovare un equilibrio tra le diverse visioni, tradizioni ed interessi per garantire i migliori risultati ai cittadini”. E’ questo il messaggio della Presidenza estone, la prima del paese dal suo ingresso in UE tredici anni fa, riassumibile nel motto “Uniti nell’equilibrio”. Durante la Plenaria del Parlamento europeo dello scorso 5 luglio il primo ministro estone, Jüri Ratas, ha indicato 4 priorità in agenda, guidate dallo spirito di collaborazione di Roma.

Un’economia aperta e innovativa. Il mercato unico e le sue 4 libertà rappresentano una conquista fondamentale e irrinunciabile per l’Unione europea, tuttavia esso è ancora incompleto, in quanto alcune delle sue potenzialità non sono state sfruttate, ha dichiarato Ratas. La Presidenza si impegnerà quindi per sviluppare un’economia sociale di mercato innovativa, aperta e giusta in cui si assicuri una maggiore semplificazione, trasparenza e minori oneri burocratici per l’ambiente imprenditoriale e un sistema bancario stabile. Tra gli altri dossier urgenti l’adozione del Pacchetto servizi e la riforma del diritto societario.

Un’Europa sostenibile ed inclusiva. L’inclusività e la sostenibilità sono riconosciuti come valori fondamentali dell’UE. L’economia digitale, definita come la quarta rivoluzione industriale, con le trasformazioni tecnologiche e il conseguente impatto sul mercato del lavoro impongono una risposta adeguata attraverso lo sviluppo di specifiche competenze, affinché tutti possano godere delle opportunità che il nuovo ambiente economico offre. Quanto alla sostenibilità, occorre garantire un adeguato rispetto dell’ambiente.

Un’Europa sicura. Altro settore in cui si concentreranno gli sforzi della Presidenza estone è la sicurezza, affinché l’UE possa godere di pace, stabilità e prosperità. A questo proposito è necessario rafforzare le capacità di difesa europea attraverso maggiori investimenti, lo sviluppo di capacità comuni e il miglioramento dell’interoperabilità dei sistemi di informazione che consentano una protezione efficace delle frontiere esterne contro i movimenti irregolari di persone e merci e servizi. Tra le priorità da affrontare la crisi migratoria che richiede la solidarietà e la responsabilità di tutti gli Stati e la riforma del sistema attuale di asilo. Confermato anche l’impegno politico nei confronti del Partenariato orientale, la collaborazione con l’Africa e i paesi dei Caraibi e Pacifico (i cosiddetti ACP) e ribadita la cooperazione con la Nato.

Un’Europa digitale e il libero scambio di dati. Definendo il digitale come “la quinta libertà”, il premier estone ritiene la rivoluzione digitale centrale sia in termini di opportunità che sfide economiche future. La Presidenza si impegnerà pertanto a sviluppare la dimensione digitale in ogni settore, a rendere concrete le nuove capacità come il 5G e a diffondere la digitalizzazione in ogni aspetto della vita quotidiana, con particolare attenzione alla giustizia, sistema finanziario, sanità, assicurando un sistema di governance adeguata.

Brexit. Esprimendo rammarico per la decisione del Regno Unito di abbandonare l’UE ha confermato, sulla scia di quanto concordato in Consiglio, che i primi temi del negoziato saranno i diritti dei cittadini europei e britannici, le questioni finanziarie e il confine con l’Irlanda. Ha tuttavia ribadito che la “questione Brexit” non dovrà dominare la Presidenza né impedire di affrontare e possibilmente risolvere le questioni urgenti.

Ha infine concluso auspicando che la Presidenza estone verrà ricordata come quella che ha permesso di guardare con ottimismo al futuro dell’Europa.