6 Marzo 2009 IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO A BRUXELLES

Il neo Segretario di Stato americano Hillary Clinton ha fatto la sua prima visita Il neo Segretario di Stato americano Hillary Clinton ha fatto la sua prima visita al Parlamento Europeo, nel contesto di una serie di tappe in Europa, tra cui la NATO e il Consiglio UE. “Stati Uniti e Unione europea sono uniti
Il neo Segretario di Stato americano Hillary Clinton ha fatto la sua prima visita

Il neo Segretario di Stato americano Hillary Clinton ha fatto la sua prima visita al Parlamento Europeo, nel contesto di una serie di tappe in Europa, tra cui la NATO e il Consiglio UE.

“Stati Uniti e Unione europea sono uniti nella loro visione del futuro, quello che vogliamo costruire insieme, e comunque è uno di quei momenti della storia in cui non abbiamo scelta: dobbiamo stare insieme per affrontare le grandi sfide che ci si pongono”, ha detto la Clinton, parlando al Parlamento Europeo. “Il futuro che cerchiamo di costruire sia in Usa che in Europa è pieno di sfide ma crediamo che l’opportunità di partnership e cooperazione darà le giuste risposte”. Nell’intenso dialogo con i giovani europei del Parlamento, cui hanno partecipato anche i rappresentanti del desk europeo di Confprofessioni, si è dato spazio a un’ampia varietà di temi, dalla lotta al terrorismo, al cambiamento climatico, dai diritti umani alla Russia alla solidità della relazione tra le due sponde dell’Oceano, Stati Uniti e Unione europea.

A seguito di alcune domande poste dai rappresentanti dei giovani europei, la Clinton si è soffermata sulla crisi finanziaria attuale e quella in Medio Oriente, in merito ai rapporti Stati Uniti-UE. Per il segretario di Stato americano gli insediamenti israeliani in Cisgiordania non aiutano il processo di pace e saranno oggetto di discussione in sede di negoziati per la soluzione al conflitto israelo-palestinese. Quanto alla crisi, per l’ex first lady Usa “è un momento propizio per fare investimenti, per dimostrare la nostra volontà di raggiungere un accordo globale sul clima. È intelligente fare ora gli investimenti per convertire gradualmente l’industria e farla diventare verde”.

Rivolgendosi al presidente del Parlamento Europeo Hans Geert Pöttering, la Clinton ha definito un “miracolo” la costruzione dell’Unione europea, “non soprannaturale, ma come il frutto di un grande lavoro di uomini e donne”. E lo deve essere davvero, se l’Europa “non viveva un periodo di pace dai tempi dell’antica Roma”. Hillary Clinton è ottimista, anche se consapevole che “la speranza da sola non basta”. Occorrono determinazione e realismo politico, occorre una stretta convergenza sulle grandi sfide e minacce del nostro tempo -terrorismo, risparmio energetico, lotta al cambiamento climatico, lotta al traffico di esseri umani – e sugli strumenti per farvi fronte per realizzare un “futuro di pace, di prosperità e progresso”.

La Signora Clinton ha ribadito l’impegno concreto della nuova amministrazione Usa per il clima. Il pacchetto di stimolo all’economia varato dal Congresso contiene molte indicazioni per sostenere gli investimenti in tecnologia “verde”, l’innovazione e la ricerca. L’obiettivo comune deve essere quello di restare uniti in vista della conferenza sul clima di Copenaghen, portando dalla propria parte i nuovi grandi inquinatori, Cina, India, Indonesia, Brasile e convincendo gli stessi americani della bontà della lotta contro il riscaldamento climatico e per le energie sostenibili. “C’è la crisi è vero, ma a Washington”, dice la Clinton, “si è soliti dire di non sprecare mai una buona crisi”.

La visita del Segretario di stato Usa si è conclusa con il forte apprezzamento del presidente Pöttering, secondo cui la Clinton “ha parlato da vera europea. Oggi ciò che ci unisce è molto più di ciò che ci divide”.

 

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