Servizi digitali: in vigore le regole UE per le piattaforme online

Tra le nuove norme limitare la diffusione online di contenuti e prodotti illegali, aumentare la protezione dei minori e offrire agli utenti una maggiore scelta e migliori informazioni

Entra in vigore oggi la nuova legge sui servizi digitali, la normativa fondamentale dell’UE per un ambiente online più sicuro e responsabile. La legge sui servizi digitali, che si applica a tutti i servizi digitali che mettono i consumatori in collegamento con beni, servizi o contenuti, stabilisce nuovi obblighi globali per le piattaforme online di riduzione dei danni e contrasto dei rischi online, introduce forti tutele per i diritti degli utenti online e colloca le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità. Concepite come un insieme unico e uniforme di norme per l’UE, tali norme garantiranno agli utenti nuove tutele e alle imprese la certezza del diritto in tutto il mercato unico. Strumento normativo unico nel suo genere a livello mondiale, la legge sui servizi digitali si pone anche come parametro di riferimento internazionale per un approccio normativo per gli intermediari online.

Tutti gli intermediari online dovranno rispettare i nuovi obblighi di trasparenza, che sono di portata molto ampia, finalizzati all’aumento della responsabilità e della sorveglianza, ad esempio con un nuovo meccanismo di segnalazione dei contenuti illegali. Ma per le piattaforme con più di 45 milioni di utenti viene introdotto un regime speciale: per esse e per i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi, infatti, sono previsti ulteriori obblighi, come valutazioni annuali di ampia portata dei rischi di danni online sui loro servizi, ad esempio per quanto riguarda l’esposizione a beni o contenuti illegali o la diffusione di disinformazione. La legge sui servizi digitali prevede l’attuazione di misure adeguate di attenuazione dei rischi, nonché il controllo, da parte di enti indipendenti, dei servizi offerti e delle misure di attenuazione applicate. Le piattaforme più piccole e le start-up avranno meno obblighi ed esenzioni speciali da determinate norme e beneficeranno della maggiore chiarezza e certezza giuridica, fattori di importanza fondamentale per operare in tutto il mercato unico dell’UE.

A seguito dell’entrata in vigore odierna della legge sui servizi digitali, le piattaforme online disporranno di 3 mesi (fino al 17 febbraio 2023) per comunicare il numero di utenti finali attivi sui loro siti web. Gli Stati membri dell’UE dovranno conferire i poteri spettanti ai propri coordinatori dei servizi digitali entro il 17 febbraio 2024, data generale di inizio dell’applicazione della legge sui servizi digitali, quando la legge sui servizi digitali sarà pienamente applicabile a tutte le entità che rientrano nel suo ambito di applicazione.

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale ha dichiarato: “Con la legge sui servizi digitali disponiamo adesso di una legislazione chiara. Le piattaforme online sono al centro di alcuni degli aspetti chiave della nostra vita quotidiana, delle nostre democrazie e delle nostre economie. È logico che si voglia fare in modo che siano all’altezza delle loro responsabilità per quanto riguarda la limitazione della quantità di contenuti illegali online e di attenuazione di altri danni online, nonché di tutela dei diritti fondamentali e della sicurezza degli utenti.”

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