CONSIGLIO UE, AL VIA IL SEMESTRE SLOVACCO

Nell’agenda del primo ministro, crescita economica, mercato unico digitale, sviluppo del settore energetico  e politiche di migrazione sostenibili. Annunciate novità in materia di libera circolazione dei lavoratori, previdenza sociale e direttiva sui lavoratori distaccati   Crescita economica, rafforzamento e modernizzazione del mercato unico, politiche di migrazione e di asilo sostenibili e maggiore impegno europeo a

Nell’agenda del primo ministro, crescita economica, mercato unico digitale, sviluppo del settore energetico  e politiche di migrazione sostenibili. Annunciate novità in materia di libera circolazione dei lavoratori, previdenza sociale e direttiva sui lavoratori distaccati

 

Crescita economica, rafforzamento e modernizzazione del mercato unico, politiche di migrazione e di asilo sostenibili e maggiore impegno europeo a livello mondiale: queste sono le quattro priorità presentate dal Primo ministro slovacco Robert Fico al Parlamento europeo durante la plenaria del 7 luglio. Dal primo luglio la Slovacchia ha assunto per la prima volta la presidenza del Consiglio dell’UE, subentrando alla presidenza  olandese, in un periodo segnato da crisi e cambiamenti che devono essere affrontati con coesione dall’Unione europea. Il Primo ministro slovacco ha spiegato che il mercato unico è uno dei traguardi più importanti raggiunti dall’UE, tuttavia esso deve essere adattato in funzione delle nuove realtà ed esteso allo spazio digitale e al settore dell’energia. Infatti, lo sviluppo di un’Unione dell’Energia e di un mercato unico digitale rappresentano un importante potenziale per aumentare la competitività e l’innovazione dell’economia europea e creare nuove opportunità. E’ stato anticipato che durante il semestre verranno discussi anche cambiamenti legislativi in materia di libera circolazione dei lavoratori, coordinazione dei sistemi di previdenza sociale e revisione della direttiva sui lavoratori distaccati. Infine la presidenza slovacca ha annunciato che cercherà di porre il cittadino europeo al centro, optando per una comunicazione più diretta che possa mostrare chiaramente i risultati concreti che sono stati raggiunti e che hanno un impatto positivo nella quotidianità delle persone.

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