La sezione per il mercato interno, la produzione e il consumo del Comitato economico e sociale europeo (Cese) ha approvato un parere in cui invita a riflettere sul ruolo e sul futuro delle libere professioni nella società civile europea del 2020, la strategia di crescita decennale per lo sviluppo di un modello di crescita più intelligente, sostenibile e solidale. Il parere riconosce il ruolo chiave delle libere professioni, per l’essenziale fornitura di servizi qualificati nel campo dei “beni sociali” ma anche per il contributo alla creazione del tessuto produttivo e di posti di lavoro.
Considerato il notevole contributo al PIL e all’occupazione, il parere sostiene il pieno riconoscimento della dimensione imprenditoriale delle libere professioni, in linea con la posizione della Commissione, che si è impegnata a coinvolgere i liberi professionisti nei programmi per lo sviluppo e la competitività delle PMI.
Il rapporto tra prestatore del servizio e fruitore è caratterizzato dall’asimmetria informativa, per cui il fruitore non ha le informazioni, le competenze e l’esperienza adeguate per valutare la qualità del servizio. Si tratta di un rapporto basato sulla fiducia, che deve essere tutelato tramite l’adeguamento a standard professionali minimi e il rispetto dei codici deontologici. A ciò si somma il fatto che le attività svolte dalle libere professioni sono strettamente collegate all’interesse pubblico: i professionisti sono quindi portatori di precise responsabilità etiche. Viene inoltre sottolineata l’importanza dell’aggiornamento e della formazione continua per il libero professionista.
La modernizzazione delle libere professioni, l’offerta di servizi qualitativamente elevati, l’indipendenza e l’affidabilità delle prestazioni erogate saranno le linee fondamentali da seguire nei
prossimi anni per rispondere adeguatamente alle necessità di un mercato in continuo cambiamento. La regolamentazione è fondamentale ai fini di stimolare una concorrenza basata sulla qualità, a beneficio in particolare dei cittadini e soprattutto in questo momento di crisi. L’attuazione di regole adeguate, riconosciute e accettate da tutti è richiesta dalle libere professioni stesse e permette l’ottimale funzionamento del mercato interno, nel rispetto dell’equilibrio tra il prezzo e la qualità dei servizi offerti.