Vertice sociale trilaterale: verso un’Europa più forte

Il vertice ha rispecchiato le sfide dell'Unione e la volontà di agire unitamente

Si è riunito il 20 marzo a Bruxelles il vertice sociale trilaterale, il forum di dialogo in cui si incontrano due volte l’anno le Istituzioni europee, i leader dei dipendenti europei e delle organizzazioni dei datori di lavoro per confrontarsi sulle strategie economiche e sociali dell’Unione europea volte alla crescita e all’occupazione.

 

Quest’incontro è stato dedicato al tema “Per un’Europa più forte, più unita e più proiettata verso il futuro“. Le discussioni si sono concentrate in particolare sul miglioramento della libera circolazione dei lavoratori nel contesto del 50° anniversario delle norme sulla mobilità del lavoro, sulla realizzazione degli investimenti in un mercato unico approfondito e più equo e su un nuovo inizio del dialogo sociale per delineare il nuovo mondo del lavoro caratterizzato da digitalizzazione, robotizzazione e automazione.

 

Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker evidenzia come negli ultimi quattro anni la Commissione europea abbia posto al centro dei suoi obiettivi le politiche sociali, azione che ha favorito la creazione di 12 milioni di nuovi posti di lavoro, portando il tasso di occupazione a livelli record. Riconosce la funzione di bussola di Pilastro europeo dei diritti sociali per adattare le politiche europee alle nuove sfide.

 

Le recenti misure adottate permettono ai cittadini dell’Unione europea di godere di netti progressi in ambito sociale: «I lavoratori distaccati che fanno lo stesso lavoro nello stesso luogo godranno delle stesse condizioni salariali. Ai genitori e ai prestatori di assistenza saranno offerte nuove opportunità per conciliare attività professionale e vita familiare. Milioni di lavoratori saranno meglio informati in materia di diritti sul lavoro e di protezione sociale, nonché meglio tutelati riguardo alle sostanze chimiche cancerogene. È in corso l’istituzione di un’Autorità europea del lavoro», ha dichiarato Juncker.

 

Tuttavia, per la prima volta, le due principali parti sociali hanno espresso congiuntamente in pubblico la loro delusione per l’attuale status quo nel mercato del lavoro dell’UE. Il segretario generale della Confederazione europea dei sindacati (CES), Luca Visentini, e il presidente di BusinessEurope, Pierre Gattaz, in rappresentanza dei datori di lavoro, hanno fatto appello a miglior condizioni di lavoro e un ambiente favorevole per le imprese, a maggiori investimenti privati ​​e pubblici, ad una gestione più proattiva della trasformazione digitale promuovendo l’innovazione e gli investimenti nello sviluppo delle competenze per una crescita sostenibile e inclusiva nel futuro.

 

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