Economia e lavoro/La Commissione: più integrazione finanziaria nell’Ue

Sviluppo delle tecnologie, sostenibilità e migliore coordinamento delle autorità di vigilanza

La Commissione europea ha proposto delle riforme per realizzare un’ulteriore integrazione finanziaria e la creazione di un’Unione completa dei mercati dei capitali per promuovere l’occupazione, la crescita e gli investimenti in Europa e per rafforzare l’Unione Economica e Monetaria. Le proposte includono delle misure per favorire lo sviluppo di tecnologie finanziarie (FinTech) e garantire che le autorità di vigilanza a livello europeo tengano in considerazione il principio di sostenibilità. Una volta adottate, le proposte miglioreranno il coordinamento della vigilanza nell’UE: verranno stabilite priorità a livello europeo e progressivamente dovrebbe essere superata la frammentazione.

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Economia e lavoro/CESE: no a pianificazione fiscale aggressiva

Nel parere adottato dal Comitato Economico e Sociale si raccomandano la semplificazione e l’armonizzazione delle normative

Il Comitato economico e sociale ha adottato il parere intitolato “Un regime fiscale favorevole alla concorrenza leale e alla crescita economica” in cui raccomanda agli Stati membri di intensificare gli sforzi volti a combattere la pianificazione fiscale aggressiva che alcune imprese praticano e l’evasione fiscale. Inoltre, anche l’armonizzazione e la semplificazione delle normative fiscali, insieme con la completa eliminazione degli ostacoli  fiscali devono costituire una priorità per gli Stati membri.

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Economia e lavoro/ Appalti pubblici, più efficienza grazie alle tecnologie digitali

L’iniziativa della Commissione ha lo scopo di accelerare le procedure per rendere più efficaci gli investimenti

La Commissione ha presentato un’iniziativa che ha lo scopo di rendere gli investimenti pubblici più efficaci attraverso un’organizzazione più efficiente e sostenibile degli appalti pubblici, grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali per semplificare e accelerare le procedure. L’iniziativa prevede quattro ambiti principali: la definizione di settori prioritari; la valutazione volontaria ex ante dei grandi progetti infrastrutturali; la raccomandazione sulla professionalizzazione degli acquirenti pubblici; la consultazione sullo stimolo all’innovazione mediante gli appalti pubblici.

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