CESE, approvato il Piano d’azione per l’economia sociale della Commissione

Il relatore Giuseppe Guerini: "Siamo entusiasti dell'adozione di questo piano, atteso da tempo, ma il lavoro è solo all'inizio"

Nel parere (INT/972-EESC-2022-00144) adottato durante la plenaria di maggio, il CESE ha approvato il Piano d’azione per l’economia sociale della Commissione europea, che riprende molte delle proposte avanzate dal CESE in oltre dieci anni.

Nel piano, il CESE individua quattro aree chiave in cui ritiene che si possano adottare misure più incisive:

  • forme più agili di cooperazione tra le amministrazioni pubbliche e le imprese dell’economia sociale che collaborano a livello locale per la fornitura di servizi di interesse generale, con una chiara distinzione nella direttiva sugli appalti pubblici tra il perseguimento dell’interesse generale e le attività orientate alla concorrenza.
  • Un’azione normativa, possibilmente sotto forma di linee guida, per chiarire i requisiti per l’accesso agli aiuti di Stato e l’ammontare del sostegno disponibile per gli Stati membri, in modo che possano utilizzare tutta la flessibilità disponibile per aiutare le imprese dell’economia sociale. Non sarà sufficiente organizzare workshop e webinar, come suggerisce la Commissione.
  • Un sistema di crediti e prestiti garantiti, come già esiste per le PMI in tutta l’UE, creato dagli Stati membri con il sostegno dell’UE. Va bene lanciare nuovi prodotti finanziari per mobilitare i finanziamenti privati a favore delle imprese dell’economia sociale, ma molte di esse hanno bisogno di sostegno per accedere al semplice credito quotidiano.
  • Una tassazione specifica per l’economia sociale va bene, ma gli Stati membri devono essere accompagnati sulla strada dell’armonizzazione fiscale coordinata, magari ispirandosi alle buone pratiche di alcuni di essi, come le esenzioni fiscali sugli utili non distribuiti, le aliquote IVA più basse, le riduzioni o le esenzioni dai costi delle assicurazioni sociali.

Siamo entusiasti dell’adozione di questo piano, atteso da tempo, ma il lavoro è solo all’inizio“, afferma il relatore del parere Giuseppe Guerini. “Ora è il momento di attuare questo piano con misure coraggiose e a lungo termine. Il CESE ha molte proposte innovative e concrete per garantire che il potenziale dell’economia sociale venga sfruttato appieno nel maggior numero possibile di Stati membri dell’UE“.