Diritto e giustizia/ Parità di genere, una priorità politica nell’Ue

Il Consiglio adotta le conclusioni elaborate per l’attuazione dell’agenda delle Nazioni Unite. Tra i risultati raggiunti, maggior equilibrio vita professionale e familiare e un aumento delle donne nei CdA

Lo scorso 10 dicembre, il Consiglio europeo ha adottato le conclusioni sulla parità di genere nelle economie dell’UE. L’obiettivo è quello di fornire un contributo alla strategia in materia di parità di genere della nuova Commissione. Elaborate nel quadro del riesame annuale dell’attuazione dell’agenda delle Nazioni Unite in materia di parità di genere ed emancipazione femminile da parte dell’UE e dei suoi Stati membri (dichiarazione e piattaforma d’azione di Pechino, adottate nel 1995), le conclusioni riconoscono i progressi compiuti dall’UE in alcuni settori, come l’adozione della direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare, l’aumento della percentuale di donne nei consigli di amministrazione delle grandi società e la riduzione del numero di donne e uomini a rischio di povertà o di esclusione sociale. Nel contempo, le conclusioni invitano gli Stati membri e la Commissione a promuovere ulteriormente la parità di genere quale priorità politica e attraverso misure concrete.

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